Una social network analysis della blogosfera italiana

L’approccio delle aziende, e delle agenzie di marketing/PR, alla comunicazione in rete è ancora generalmente molto istintivo: ci si innamora di un’idea, meglio se etichettata come “virale”, e la si “spinge” in rete, prescindendo completamente dall’ambiente che si vorrebbe la accogliesse. Si ignora che la rete è un ecosistema, un territorio, fatto di luoghi di discussione e soprattutto di persone in relazione, che va compreso e studiato, prima di avventurarsi in qualsivoglia attività di comunicazione.

Una tecnica che può essere usata efficacemente per studiare e visualizzare l’ecosistema nel quale si volesse entrare, senza alterarne gli equilibri e ottenere un effetto negativo, è quella della Social Network Analysis.
La SNA che origina dai contributi di Jacob Levi Moreno, il fondatore della sociometria, scienza che analizza le relazioni interpersonali, permette di far emergere i nodi centrali (hub) di un certo sistema di relazioni, ma anche i soggetti ponte (bridge) che rendono possibile la comunicazione tra due sotto reti (clique) distanti.

Italian Blogosphere label def title - 450

Ho provato ad applicarla ai blog più visibili che animano la scena italiana con l’obiettivo di rendere evidenti le relazioni che si instaurano tra i blogger e capire meglio come fluisce l’informazione tra essi.
Dapprima ho considerato i 500 blog italiani più citati negli ultimi 6 mesi (luglio-dicembre) e di conseguenza per ognuno di essi ho ricercato, utilizzando BlogBabel e Vox Populi di Digital PR, i più frequenti link in uscita (ossia i blog più citati) e in entrata (ossia i blog citanti il blog di riferimento). Il criterio della frequenza del linking permette di fotografare le relazioni più durature e meno occasionali. Di conseguenza sono emersi 1.741 blog che ho rappresentato in questa mappa (con NodeXL), sotto forma di sfere di varie dimensioni, in relazione alla quantità di citazioni ricevute da ciascun blog.

Una prima analisi, basata soltanto sulla metrica delle citazioni (indegree), evidenzia l’esistenza di alcuni blog più linkati e visibili di altri per diverse ragioni (il valore dei contenuti, la longevità, l’appartenenza a gruppi editoriali, la notorietà pre-blogging, la capacità di usare meglio le tecniche di visibilità). Tra questi Piovono Rane, Manteblog, Wittgenstein, Macchianera, Scene Digitali e Beppe Grillo.

Nei prossimi giorni approfondirò l’analisi, mostrando come questo groviglio indistinto di relazioni nasconda legami forti, cluster, spesso basati su affinità tematiche [update: seconda parte].

61 replies on “Una social network analysis della blogosfera italiana”
  1. Giusto che questo lavoro oggi sia presente su nòva del Sole 24Ore. In me, che mi sono formato su Greimas, Peirce e Paolo Fabbri, oltre a Eco, persistono dei dubbi su alcuni degli hub della blogosfera. Indubbiamente in alcuni casi si tratta di blogstar o blogstarlette, personaggi noti e quindi riconoscibili e visitati. In altri casi si tratta di un semplice uso sapiente delle tecniche per andare su nelle classifiche. Nel tuo studio mi sembra di vedere per la prima volta introdotte modalità diverse, quali la quantità di notizie/riflessioni/approfondimenti e la qualità delle stesse. E’ il metro migliore, da affiancare alla visibilità in parte uguale.

  2. Vincenzo, è sempre bello quando qualcuno fa uno sforzo di ricerca serio. Non sono del tutto convinto che tu stia mappando roba vera (piuttosto che la ben nota autoreferenzialità della blogosfera, di cui la blogosfera si lamenta da anni), ma intanto: complimenti e grazie. 🙂

  3. says: Napolux

    Interessante la rete di nodi formata. Sarebbe bello vedere come cambia nel tempo, magari con un’animazione. Io non mi sono ancora trovato, per la cronaca 😛

  4. says: vincos

    @Alberto grazie, la ricerca è sicuramente parziale, avrei bisogno di fondi e tempo per fare qualcosa di molto più approfondito e non solo di qualche fine settimana 🙂

  5. Grazie Vincenzo, molto interessante. Poter rappresentare la blogosfera in questo modo dà proprio l’idea di una creatura vivente, fatta di relazioni “vere” e non “virtuali”. Ciao

  6. says: salpo

    Ottimo lavoro di Network analysis. Non è possibile avere una mappa dove si possano leggere i nomi dei siti? Anche ingrandita, paradossalmente i nomi centrali sono illeggibili…

  7. Impegno assai lodevole, ma sconta il peccato originale che è l’eterno problema di questi lavori. A parte il peso delle citazioni, che dovrebbe essere diverso a seconda di chi cita chi, dovresti togliere tutte le citazioni intra nano publishers perché falsano enormemente il loro peso reale che, nello specifico, se non è ciarpame, è assolutamente riempitivo.
    Il fatto che grazie al giochino dei link intra publishers soldiblog finisca per risultare rilevante tanto quanto sasaki fujika, per fare il primo esempio che mi è saltato all’occhio, vanifica del tutto il reale valore di un lavoro certo assai faticoso.

    1. says: vincos

      @Domiziano certo, l’approfondimento che proponi può essere utile, ma in questa fase volevo partire da una panoramica della quale fanno parte indubbiamente anche i nano publisher

  8. says: Elisabetta

    bravo Vincenzo!
    si parla molto di virale ma in effetti ciò che bisogna capire è: quali sono i legami della blogosfera e come un contenuto diventa virale?
    il tuo lavoro già risponde a diverse domande: ci sono legami (fatto secondo me non scontato), sono molti ed evidenziano degli hub attorno a cui si condensano.
    certamente, come già rilevato in altri commenti, indagini di questo tipo sono soggette a limiti: difficoltà di eliminare i link intra publishers, dare un peso alle citazioni, etc. è un problema non di poco conto (ma a cui ogni ricerca è soggetta) e risolvibile come hai fatto tu dichiarando la metodologia: cosa si è usato, cosa c’è e cosa no.
    quello che a me, personalmente, piacerebbe indagare in questo momento è la disseminazione virale dei link: chi inizia, da dove, come si propagano? come si costruisce il peso di un blog nella blogosfera? basta un algoritmo per definirlo?

  9. Pingback: Digital self
  10. says: Laura Parigi

    “Nei prossimi giorni approfondirò l’analisi, mostrando come questo groviglio indistinto di relazioni nasconda legami forti, cluster, spesso basati su affinità tematiche.”…

    Sono curiosa… Hai poi fatto questa indagine sulle affinita tematiche…?

  11. says: Laura Parigi

    “Nei prossimi giorni approfondirò l’analisi, mostrando come questo groviglio indistinto di relazioni nasconda legami forti, cluster, spesso basati su affinità tematiche.”…

    Sono curiosa… Hai poi fatto questa indagine sulle affinita tematiche…?

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