Facebook: un’opportunità per la comunicazione aziendale

Ieri ho avuto il piacere di partecipare come oratore ad un evento organizzato da “The Ruling Companies” dal titolo “Facebook e il nuovo mondo dei social network come opportunità per il marketing e la comunicazione”. Insieme a me sul palco Lele Dainesi e Fabio Giglietto. Tra i discussant Marco Zamperini, Riccardo Luna, Stefano Venturi, Maurizio Decina.

Ho provato a condividere con una platea di oltre 300 uomini e donne di marketing e comunicazione, la presentazione che vedete qui in basso, divisa in una prima parte di statistiche e una seconda parte intitolata provocatoriamente “Il libro delle facce e le aziende senza faccia”.
Il mio obiettivo era quello di far comprendere che Facebook non è un nuovo spazio di affissione, ma dopo l’ultimo redesign, può essere considerata a tutti gli effetti una ricca piattaforma di comunicazione/conversazione, che le aziende non possono ignorare.

Le due anime di Facebook, quella marketing (l’advertising, le applicazioni, i virtual gift) e quella PR (i profili pubblici) vanno comprese ed integrate in social media plan il cui fine ultimo dovrebbe essere quello di far conversare l’azienda con i suoi pubblici di riferimento.

In quest’ottica ho illustrato il caso Famiglia Cristiana, che sfruttando la leva breve della controversa applicazione “Il più simpatico del Vangelo” ha inteso sollecitare l’emersione di una comunità di interessi, poi raccoltasi attorno al profilo pubblico, che sta diventando un interessante luogo di discussione.

4 replies on “Facebook: un’opportunità per la comunicazione aziendale”
  1. molto interessante. ho solo due note: secondo me gift e application sono una modalita’ piu’ avanzata di community (e quindi di PR) non di marketing, sempre che questa separazione abbia ancora un senso, soprattutto su FB
    secondo, i consigli della page sono quelli che valevano per i corporate blog, e che valgono per ogni operazione di “apertura aziendale”, non trovi?
    ciao
    gluca

  2. says: vincos

    @Gianluca, concordo con te, la distinzione tra Mkg e PR era una semplificazione per un pubblico ancora ingabbiato in funzioni ben distinte. Penso che gift e apps, al momento, siano una leva per far emergere una community o anche per sollecitarla nel tempo, ma mi piacerebbe approfondire la tua visione di “modalità più avanzata di community”.

    Anche sul secondo punto concordo, il profilo FB deve seguire le logiche di un corporate blog, l’importante è non citare queste due paroline altrimenti le aziende scappano 🙂 (mi riprometto di parlarne presto).

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